"Rallegrati sempre e non dimenticare di ringraziare Dio nei momenti più difficili della tua vita: un cuore riconoscente non ha bisogno di nulla."
"La vita senza Cristo è insapore, triste e senza speranza."
"Ti prego, Signore misericordioso, che tutti i popoli della terra ti conoscano per mezzo del tuo Santo Spirito."
Il monastero prende il nome in onore della Santa Martire Elisabetta Romanov e si è ispirato alle buone opere del monastero di Santa Marta e Santa Maria, fondato da lei a Mosca.
Siamo un monastero aperto al mondo e attivo nel servizio sociale negli ospedali e nelle strutture di assistenza a lungo termine, nell'educazione, con i malati allettati, gli svantaggiati e i poveri.
La storia del nostro monastero non inizia con le mura e gli edifici, ma con il nostro servizio per i pazienti ospedalizzati. Secondo il nostro padre spirituale Andrea Lemeshonok, siamo stati chiamati a consolare i cuori addolorati e ad ascoltare le loro grida di aiuto.
Nel 1996, padre Andrea Lemeshonok prestava servizio nella cattedrale di San Pietro e Paolo a Minsk. Ha invitato un gruppo di parrocchiani ad unirsi a lui nelle sue visite alla clinica psichitrica per parlare ai pazienti di Dio, dei Santi Sacramenti della Confessione e dell'Eucaristia. Molte delle nostre prime sorelle lavoravano negli ospedali. Nell'aprile 1996, era deciso di creare la comunità delle sorelle della misericordia in onore della Santa Martire Reale Elisabetta Romanov.
Nel dicembre 1996, il metropolita Filarete di Minsk ha consacrato prime venti sorelle. Abbiamo celebrato il nostro primo Te Deum nella сlinica psichiatrica nell'aprile 1996, e meno di cinque mesi dopo abbiamo stabilito una piccola cappella nella clinica in una stanza riservata alle sessioni di ipnosi. Lì abbiamo celebrato la nostra prima Liturgia in ospedale.
Il 6 febbraio 1996, il metropolita Filarete consacrò la chiesa in onore di Santa Ksenia di Pietroburgo nella Casa di cure per adulti disabili e anziani. Oggi, i pazienti assistono alle funzioni nella nuova chiesa di San Giovanni, Vescovo di Shanghai consacrata nel 2019.
Sorella Giulia Kostukevich ricorda: "Attraversare la porta della clinica psichiatrica era come entrare in un altro mondo. Una cosa che ho capito è che non ero solo io a parlare. Le parole giuste mi venivano in mente e avevano molto potere. Era perché Cristo era in mezzo a noi. Lui è stato il primo ad entrare nella clinica, ed io stavo seguendo le sue orme".
Nell'estate del 1997, il Metropolita Filarete ha dato la sua benedizione per costruire una chiesa vicino alla clinica psichiatrica. Tuttavia, non c'erano soldi per procedere, e molti residenti locali erano contro qualsiasi costruzione. Padre Andrea Lemeshonok non si era scoraggiato. In una riunione settimanale della comunità, ha condiviso la sua audace visione: "Mie care sorelle, costruiremo chiese e un monastero."
Sorella Giulia ricorda: "Stavo pensando al mio lavoro e alle mie obbedienze alla clinica. Come farò a costruire un monastero? Mi immaginavo di spingere in avanti una carriola carica di cemento, ed ero triste per l'incredulità. "
Per rassicurarsi, padre Andrea andò dal suo confessore, padre Nicolai Guryanov in Russia e portò le sorelle. Starets Nicolai ha accolto tutti calorosamente e ha parlato con ogni sorella. Alla fine dell'incontro disse: "Voi costruirete le chiese e il monastero, e io vi aiuterò in questo. "
Ha dato cinque rubli russi e ha aggiunto: "Questo è il mio primo contributo alla costruzione delle chiese".
Quando padre Andrea e le sorelle sono tornati, la costruzione è iniziata. Non c'erano soldi e erano pochi materiali, e la maggior parte dei costruttori erano ex-pazienti della clinica psichiatrica. Eppure tutti erano impegnati e determinati, e c'erano molti aiutanti.
Nel dicembre 1997, abbiamo iniziato la costruzione della nostra prima chiesa, in onore di San Nicola. Solo quattro mesi dopo, abbiamo celebrato lì la nostra prima Liturgia. A quel tempo, i muri erano pieni di buchi, la pioggia si riversava attraverso il tetto e dovevamo tenere un ombrello sopra il candeliere. Presto abbiamo avuto il riscaldamento, e non c'era bisogno di un ombrello, tutti i buchi erano riparati.
Infine, le altre chiese furono completate. La chiesa di Santa Elisabetta ha aperto le sue porte nel gennaio 2005 e la chiesa della icona della Madre di Dio Sovrana ha accolto i fedeli nell'ottobre 2008. La gente cominciò ad unirsi, e presto non ci fu abbastanza spazio per tutti all'interno della chiesa, specialmente in un giorno di festa. La nostra comunità stava crescendo di numero.
Le sorelle della misericordia desideravano vivere insieme in una comunità monastica. Le prime monache hanno preso i voti nell'agosto 1999, e noi celebriamo questo evento come anniversario del nostro monastero.
All'inizio, le suore vivevano in una casetta a un piano. Non era riscaldata, e le suore dormivano su dei materassi, e questa prima impresa di ascetismo divenne una prova della loro resistenza e determinazione. Anche l'acqua corrente era un problema. Tutte le sorelle rimasero salde e nessuna se ne andò. Non solo queste sorelle hanno resistito, ma se ne sono aggiunte nuove. Una nuova casa monastica è stata costruita nel 2000.
Nel maggio 2000 è stata fondata la Confraternità in onore dei Santi Starets del monastero di Optina, e nel 2010 diversi fratelli laici sono diventati monaci.
Come ha detto padre Andrea, non bastava costruire chiese, bisognava coinvolgere le persone in una cooperazione creativa con il Signore. I nostri laboratori sono uno strumento potente per questo tipo di impegno. Attualmente, ci sono più di quaranta laboratori attivi, con più di 1000 lavoratori. Il laboratorio di cucito è stato fondato nel 1998 e produceva abiti per le sorelle della misericordia. I laboratori di icone fatte di pietre semipreziose sminuzzate e di ceramica sono stati aperti nel 1998. Poi vennero i laboratori di pittura murale, di copertine per icone e design architettonico, seguiti da molti altri.
"Grazie alla Provvidenza di Nostro Signore, ognuno trova un modo per utilizzare i propri talenti. La maggior parte delle persone che vengono sono abbastanza lontane dalla Chiesa. A poco a poco, cominciano a partecipare nei Sacramenti della Chiesa", spiega Madre Eufrosina, la superiora del monastero.
Nel 1999, abbiamo acquistato 120 ettari di terreno a 30 chilometri da Minsk per creare una Casa di accoglienza. "A quel tempo, visitavo i paziente del reparto per i tossicodipendenti nell'ospedale psichiatrico. Molti di loro non avevano un posto dove andare quando uscivano dall’ospedale. Così la Casa è diventata un rifugio per i tossicodipendenti in fase di recupero, e alla fine per i prigionieri rilasciati, i senzatetto e altre persone vulnerabili", dice sorella Giulia.
Una Casa di accoglienza simile per le donne è stata aperta nel 2011.
La storia della comunità ci insegna una lezione importante: il Signore ha il potere di creare cose buone da nulla; può sfidare la nostra comprensione delle nostre possibilità e capacità. Con Lui, l'impossibile diventa possibile. La fondazione di questo monastero è un'altra conferma di questa verità.
