Quando ci separiamo da un caro amico o da una persona amata, ci sentiamo naturalmente tristi. È difficile, quando migliaia di chilometri ci separano da amici e parenti e non possiamo rendere loro visita. È deprimente vedere muri di incomprensione distruggere un rapporto che si supponeva duraturo.
Gli Apostoli devono aver provato lo stesso dolore acuto della separazione vedendo Cristo salire al Padre su una nuvola. Si stavano separando dal Cristo incarnato, che li aveva resi partecipi del suo ministero, che li aveva perdonati e aveva dato loro il suo amore, che aveva accettato la morte sulla croce per la salvezza del genere umano. Anche dopo la sua morte, continuò ad apparir loro per dimostrare la realtà della sua Resurrezione.
Il suo ministero e la sua presenza fisica erano ormai terminati. Se ne stava andando. Una nuvola lo stava portando via verso il cielo. Scomparve dalla loro vista, ma essi rimasero a guardare finché gli angeli non lo chiamarono.
Tuttavia, come sappiamo dalle Scritture, quando gli Apostoli tornarono a Gerusalemme erano gioiosi. La loro gioia raffigura l'intero significato di questa festa. Gesù, il Figlio dell'uomo, è salito al Padre Suo nei cieli, rendendo visibile a loro e a tutti gli altri che la via del cielo è aperta ad ogni essere umano. Come aveva detto agli Apostoli : “Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto…” (Giovanni 14, 2). Con la Sua ascensione, Egli è diventato invisibilmente presente per tutti sulla terra. Mentre partiva, promise la discesa dal cielo dello Spirito Santo per rafforzare lo spirito degli Apostoli e di ogni persona vivente.
Gli Apostoli avrebbero avuto una vita piena di difficoltà e di dolori. Avrebbero incontrato molte ostilità e incomprensioni. Quasi tutti sarebbero morti martiri per la loro fede. La presenza di Cristo e la potenza dello Spirito diedero loro la forza di sopportare le prove con coraggio, dignità e gioia.
Il dono della Sua presenza e la benedizione del Suo spirito sono altrettanto essenziali per aiutarci a sopportare le nostre difficoltà, a mantenere puro il nostro spirito, a comunicare agli altri il Suo amore e ad arricchirci per guadagnare il Cielo.
I cristiani ortodossi celebrano l'Ascensione di nostro Signore come una grande e gloriosa festa. Preghiamo di non perdere nemmeno per un attimo il senso della presenza di Dio nella nostra vita; di riconoscerla nella bellezza di un arcobaleno, nell'amore delle nostre famiglie e nel sorriso di uno sconosciuto.
Preghiamo di poter continuare a condividere i nostri sorrisi e a donare amore e cure al nostro prossimo, assicurando a tutti la presenza di Dio. Speriamo di poter vivere in un mondo più umano, più giusto e più ospitale.
Mentre Cristo saliva sulla nuvola, benediceva i suoi discepoli e tutti i suoi figli. In questa festa piena di gioia, auguriamo a tutti la benedizione di Dio nelle buone opere della salvezza di ciascuno.