ICONA DELLA MADRE DI DIO “SOVRANA”

15. marzo 2022

Icona della Madre di Dio “Sovrana”

“Come astro dal divin moto ci è apparsa la tua venerata icona, o Sovrana Madre di Dio; ha fatto anche il giro della Russia e illuminato col raggio dei suoi miracoli quanti erano nella perdizione sull’oceano di questa vita, dissipando le tenebre della tristezza, dell’afflizione e della malattia, e conducendo sulla via della salvezza i fedeli che accorrono verso di te e cantano a Dio: Alleluia.”

(dal inno acatisto all’icona della Madre di Dio “Sovrana”)

L'inizio del Novecento ha segnato una serie di eventi tragici: guerre, caduta della monarchia, imposizione di un nuovo sistema politico, trasformazioni della cultura e della società. Tutto questo è stato accompagnato da manifestazioni gravi e imprevedibili di peccato umano e oscuramento spirituale. Ma anche in questo momento difficile, il Signore, per le preghiere dei suoi santi, non ha lasciato il popolo smarrito e ha dato alla nostra terra una Celeste Patrona e Interceditrice.

Il 15 marzo 1917, lo zar Nikola II lasciò il trono russo e lo stesso giorno un'icona fu trovata nel villaggio di Kolomna vicino a Mosca nella Chiesa dell'Ascensione del Signore...

Chiesa nel villaggio di Kolomna

Chiesa nel villaggio di Kolomna

Dal rapporto del metropolita di Mosca e Kolomna, Tikhon (Belavin) al Santo Sinodo:

"... Il 15 marzo di quest'anno, una contadina del distretto di Bronnitsky è venuta dal parroco di chiesa di Kolomna... Evdokia Andrianova, e ha raccontato i suoi due sogni, che erano: uno del 13 febbraio, in un lunedì della prima settimana della Quaresima, le fu detto: "Nel villaggio di Kolomna c'è una grande icona annerita, che bisogna prendere, pulire e riportare all'antica bellezza, in modo che si possa pregare dinanzi ad essa". Dopo aver ascoltato le parole di Andrianova, il sacerdote l'ha invitata alla chiesa, dove le sono state mostrate tutte le icone. Dopo averle esaminate, Andrianova ha chiesto se c'erano altre icone? A questa domanda il parroco ordinò al sacrestano e ad un parrocchiano che si trovava in chiesa di portare una grande icona dal seminterrato. Quando l'hanno portata, il suo viso non era visibile per il polvere che copriva l’icona. Hanno immediatamente lavato l'icona e su hanno visto un'immagine: "La Regina del Cielo, seduta sul Trono Reale, tenendo nelle sue mani uno scettro e un globo, in mantello rosso, con una corona gemmata  sul capo, sulle ginocchia della Regina del Cielo siede il Divin Bambino benedicente. Andrianova, vedendo che questa icona corrispondeva pienamente ai suoi sogni, chiese immediatamente di celebrare un Moleben e da quel momento la fama dell'Icona iniziò a diffondersi tra tutti i residenti circostanti e moltissimi ricorrono all'aiuto della Regina del Cielo... "

Santa Martire Granduchessa Elisabetta

Santa Martire Granduchessa Elisabetta

Si scoprì nel frattempo che l'icona apparteneva al Monastero femminile dell'Ascensione di Mosca, ed era stata nascosta a Kolomna nel 1812, durante l'invasione di Napoleone; successivamente ne era stata addirittura dimenticata l'esistenza, finché, in un momento particolarmente doloroso della storia del popolo russo, il Signore volle donargli con essa un segno della sua protezione e della sua sovranità irrevocabile.

Per qualche tempo l’icona è stata anche nel Convento di Marta a Maria a Mosca, dovè stata accolta solennemente dalla badessa, la Santa Martire Granduchessa Elisabetta.

Metropolita di Mosca e Kolomna Tikhon Belavin

Metropolita di Mosca e Kolomna Tikhon Belavin

Il metropolita Tikhon fu eletto Patriarca di Mosca. È arrivato personalmente per glorificare l'icona della Madre di Dio "Sovrana" appena apparsa. Dopo la glorificazione, il santo metropolita ha benedetto di creare l'inno acatisto a questa icona raccogliendo una parte da ogni acatisto a tutte le icone della Madre di Dio ritrovate in Russia e chiamarlo "l'acatisto degli acatisti": ”Dall’alto della tua celeste dimora, o Vergine Immacolata, dove vivi nella gloria di tuo Figlio, alla vista della miseria dei tuoi servitori per la lotta rivolta alla fede dai miscredenti, tu hai voluto rivelare a noi la tua icona Sovrana, per permettere al popolo amante di Cristo di pregare e cantare con fede a Dio: Alleluia.”

Dopo la rivoluzione del 1917, l'icona fu sequestrata e conservata nel Museo Storico Statale. Nel luglio 1990, l’Icona è tornata nella sua nativa Kolomna: l'immagine è stata collocata nella chiesa dell'icona della Madre di Dio di Kazan, dove si trova anche oggi.

L'anima credente vede un significato profondo nel trovare l'icona della Madre di Dio "Sovrana" nella Chiesa dell'Ascensione di Kolomna. L’apparizione della Icona nel giorno della caduta della monarchia russa viene interpretata come se la stessa Madre di Dio avesse assunto il compito di vigilare sui suoi figli russi e di servire loro da Regina e Sovrana in momenti tanto difficili della storia della nazione. Questo compito viene conferito dallo stesso Dio Padre raffigurato nella parte superiore dell’icona. La Madre di Dio diventa la Regina Spirituale e la  Protettrice della nostra terra per sempre.

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