L'icona raffigura il Cristo bambino in piedi nel calice, il Santo Calice della Comunione che non può essere esaurito, come l'Agnello di Dio mangiato sempre ma mai consumato.
Accompagnate da alcune suore, ci sono ormai quasi trenta donne in nostro centro di accoglienza. E’ un posto dove le donne svantaggiate possono trovare rifugio e riposo per le loro anime.
Nella casa di accoglienza del Monastero di Santa Elisabetta, Ruslan Gurin, che soffre di dipendenza dall'alcol, ha ritrovato interesse per la vita.
La casa di accoglienza per le donne del nostro monastero esiste da oltre 9 anni. Leggete il nostro racconto su come questo posto diventa una casa per coloro che non hanno altro posto dove andare
Nel centro di accoglienza si comincia di ricostruire la propria vita, cercando di vivere senza droghe e alcool. Eugenio è venuto qui per cambiare la sua vita con l’aiuto di Dio.
Seguiamo le orme della patrona celeste del nostro monastero, Santa Elisabetta, quindi aiutare i poveri svantaggiati è uno dei nostri compiti principali . Abbiamo costruito due case di accoglienza vicino a Minsk - uno per le donne e l'altro per…